Risposte a interrogazione centraline 2

CONSIGLIO COMUNALE

Rossana Casadio

6/6/20254 min read

Consiglio Comunale 3 giugno 2025
Risposta all'INTERROGAZIONE sulla stato dell'arte delle prime due centraline idroelettriche di Sacile, ramo Biglia e Pietà.

SINDACO:

“Grazie Presidente, evidentemente con di fatto 17 punti interrogativi mi avvarrò ovviamente del supporto che l'Ufficio Tecnico mi ha fornito perché i quesiti sono puntuali e anche specifici e hanno bisogno di essere, almeno di essere documentati, quindi cercherò di dare una lettura, domanda e riscontro per ciascun quesito.


Partirei quindi dal primo, quale sia lo stato dell'arte della vicenda in oggetto e quali prossimi sviluppi si attenda l'amministrazione. Allora, è stata avviata l'istruttorio per la risoluzione del contratto, ad oggi non sono state ricevute e sono in corso di valutazione le controdeduzioni della società. È stato richiesto il parere all'ANAC e ricevuto relativo riscontro, ove l'autorità non esprime parere inverso, puntualizzando il suo ruolo di controllore, come da ultimo colloquio con l’avvocato. Sarebbe appunto riportato questo.

Di fatto ANAC si è espresso in questa modalità che dice che alla fine rimangono fermi i poteri di vigilanza e sanzionatori attribuiti all'autorità dalle vigenti disposizioni in legge.

Punto numero 2, quale sia il soggetto proprietario dei locali contenenti le apparecchiature elettromeccaniche ed elettriche. La società si chiama COM srl.

2bis, se corrisponde al vero che la proprietà dei locali sia una società terza, i cui soci sono i medesimi della società Powerlive SRL. La risposta è sì, ma i soci non sono i medesimi.

2ter, se quanto a 2bis corrisponde al vero, come dovrà prefigurarsi la gestione di detti locali nel caso in cui l'amministrazione o un nuovo soggetto intendano pervenire alla riattivazione delle centraline. La risposta è: sarà oggetto di decisioni giudiziarie o di accordo tra le parti.

Punto numero 3, se le turbine e gli apparati risultino di proprietà dei concessionari. La risposta è: attualmente tale informazione non è a conoscenza del Comune, ancorché in quanto realizzati dai concessionari si suppone sia di sua proprietà.

3bis, quali conseguenze possono prefigurarsi per il fatto che le apparecchiature elettromeccaniche ed elettriche preesistenti rimangano nella disponibilità dei concessionari con la risoluzione della Convenzione. Sarà oggetto di decisione giudiziaria o di accordo tra le parti.

Punto 4, se i soggetti giuridici, sottoscrittori della Convenzione, come l'articolo 17 società di progetto, ad oggi siano gli stessi che compongono la società Powerlive srl. La risposta è: no.

4bis, se i soggetti sottoscrittori dei vari atti relativi al progetto di finanza in oggetto siano sempre stati soggetti giuridici e non singole persone fisiche. La risposta è: sì.

Punto 5, se le garanzie (fideiussioni ed assicurazioni) richieste dalla Convenzione siano ancora valide. La risposta è: no.

5bis, se risultino danni a soggetti terzi. La risposta è che risultano solo delle segnalazioni di danno che sono state inoltrate alla società realizzatrice delle opere.

Punto 6, se si intende rendere pubblica la relazione del collaudatore. Ad oggi il collaudatore non ha presentato relazione di collaudo ma solo l'elenco della documentazione mancante per poter dichiarare collaudabili le opere eseguite.

Punto 7, se corrisponde al vero l'attivazione dell'ANAC e in tal caso se siano emerse delle risultanze per il controllo e se questo sia ancora in corso. L'ANAC su segnalazione anonima ha attivato un procedimento ad hoc e ha richiesto al Comune la relativa documentazione che è stata fornita e inoltre è stata aggiornata sugli sviluppi dell'avvio della risoluzione della Convenzione. Poi vi rimando al punto uno di apertura.

Punto numero 8, quale sia ad oggi l'entità delle spese comunque sostenute dall'Amministrazione Comunale relativamente alle procedure sinora adottate per il progetto di project financing delle quattro centraline idroelettriche. Nessuna, la risposta è, al netto delle spese legali all'avvocato e del consumo di energia elettrica temporanea o di cantiere.

Punto 9, se al fine di escludere la possibilità di un danno ambientale e paesaggistico permanente siano state effettuate o siano previste adeguate verifiche sull'effettiva rimozione dei sedimenti introdotti nell'alveo per la costruzione della rampa d'accesso al cantiere in modo da garantire il ripristino della profondità preesistente. Sono previste adeguate verifiche in merito.

Punto 10, se per la mitigazione del rischio idraulico siano stati valutati o ci sia l'intenzione di valutare i vantaggi offerti dal possibile utilizzo delle paratoie per gestire le criticità legate a eventi estremi, se sia già stato predisposto un apposito protocollo a tale scopo o se si intenda superare i limiti attuali sondando la possibilità di adottare un modello di governance più articolato e funzionale. La competenza idraulica risulta della Regione Firenze Giulia che ha dettato al concessionario alcune prescrizioni in merito alla gestione delle centraline, non essendo stata realizzata la terza centralina di Campo Marzio idraulicamente collegata alle centraline di Biglia e Pietà e non essendo stati collaudate le opere neanche per queste ultime due, non è stato possibile procedere con il disciplinare di gestione come previsto in concessione. Ad oggi nessuna delle turbine è in funzione e il comune attualmente non è nelle condizioni di controllare la gestione delle paratoie a ventola poste sul corpo diga.

10bis, se sia stato valutato o si intenda a valutare in futuro il ricorso a meccanismi e software di regolazione automatica delle paratoie, possibilmente abbinati a un modello digitale del fiume e dei suoi affluenti. No, ancorché a quanto è dato sapere il sistema software di controllo delle paratoie e delle turbine realizzate ha la possibilità di essere incrementato con ulteriori funzionalità che però dovrebbero prevedere la preliminare realizzazione di una rete di monitoraggio, posa di sensori di livello sulle varie aste del fiume, non oggetto di concessione.

10ter, infine, se sempre a riguardo dell'utilizzo delle paratoie, sia stata interpellata l'autorità di Bacino delle Alpi Orientali sulla possibilità di interagire o almeno di coordinarsi con gli organi di controllo degli sbarramenti del Meschio per ridurre il rischio di esondazione a valle del centro storico. La risposta dell'ufficio è no.


Ecco, a conclusione come possiamo immaginare la situazione è ovviamente ancora tutta quanta aperta, è stato detto in premessa come nella stessa interrogazione, l’azione legale del comune è avviata e le interlocuzioni tra i legali delle parti sono in corso e quindi ancora la situazione è in pendenza. Io, Presidente, ho finito.”